Il Mulino bianco

Ancora oggi la famiglia del Mulino bianco è diventata nel linguaggio comune, l'identificazione della famiglia perfetta.
Ma il Mulino bianco non è solo un logo ma un luogo.  Una gita curiosa per vostri bambini ma (non negatelo!) soprattutto per voi.

Dove si trova il Mulino bianco

Poco lontano da San Galgano, in località Luriano nel comune di Chiusdino, si trova il Mulino delle Pile, famosissimo testimonial del “Mulino Bianco” della Barilla.

Venne costruito nei primi anni del 1200 dai Monaci della vicina Abbazia di Serena. La particolarità di questo mulino era il suo utilizzo: non solo veniva usato per macinare il grano, ma serviva anche per lavorare le stoffe e renderle più consistenti. Il Mulino delle Pile, prende il nome dai recipienti di pietra denominati appunto “pile” nei quali la ruota idraulica azionava il meccanismo che batteva sulle stoffe immerse in una soluzione usata per infeltrirle.
Oggi è un agriturismo che si stende per 12 ettari nel Parco Naturale della Val di Merse.
La struttura, stupenda ed imponente, non è bianca come invece siamo abituati a vederla sia sul logo che negli spot televisivi ma è totalmente in pietra.

I primi passi del "Mulino Bianco"

Le prime confezioni di biscotti “Mulino bianco” sono datate 1975.
Il primo logo è il disegno di un piccolo mulino sperduto fra prati verdi, che sfornava solo 5 tipi di biscotti: tarallucci, molinetti, pale, campagnole e galletti, nomi e forme che evocano atmosfere contadine, confezionati nel sacchetto del fornaio.

Chi di noi -anta ( la campagna promozionale era del 1978) non ha raccolto “le spighe” per riuscire a fare colazione nel mitico coccio …. scagli il primo biscotto!
Il coccio del mulino bianco è entrato nelle case di 6 milioni di italiani (me compresa!)

L'idea di regalare qualcosa insieme ai prodotti è invece nata negli anni '80.
Oggetti semplici inseriti in una scatola di fiammiferi.
Le sorpresine del Mulino bianco sono oggi diventate vere e proprie collezioni. Esistevano fino a poco tempo fa un blog e una pagina facebook, non si sa perché, ora chiuse.

Ma chi volesse continuare nell'impresa potrà trovare appassionati qui:
www.nelmulinochevorrei.it

Ma come è nata l'idea del vero mulino?

L’idea del “Mulino bianco” venne nel 1989 ad Armando Testa, fondatore di una delle principali agenzie pubblicitarie italiane.
Si iniziò così la caccia di un posto fisico e reale che fosse uguale a quello immaginario. Dopo molte ricerche, venne scelta questa struttura senese, che allora era in disuso e mal ridotta. La torre, ad esempio, era diroccata e come per incanto fu restaurata con pannelli di cartongesso per permettere le riprese.

E’ il primo caso in Italia in cui viene scelto un luogo fisico per promuovere un prodotto ed è stato il primo serial della comunicazione in Italia.
La regia era nientemeno che di Giuseppe Tornatore.

Un mulino vero, una giovane coppia con due bimbi e un nonno. Una famiglia unita che creerà da subito un legame affettivo con il pubblico.

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Autore dell'articolo: Marilena

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