La scritta posta sul cancello d’ingresso: "Hic Terminus Haeret" , “Qui aderiscono i confini”, da sola, lascia presagire quello che troverete all'interno del giardino: lasciate cadere ogni barriera mentale e godetevi le sensazioni che proverete.
Il giardino
Il giardino di Spoerri è un parco d'arte contemporanea a cielo aperto. Venne realizzato a Seggiano, piccolo borgo alle pendici del monte Amiata, nei primi anni '90. Sono esposte ad oggi un centinaio di opere di 55 artisti diversi oltre che di Daniel Spoerri, ma il giardino è in costante evoluzione. Dal 1997 è diventato una fondazione: punto d'incontro fra menti creative. I 16 ettari di terreno rappresentano un dialogo costante tra natura e arte.
Il giardino si trova su terreno erboso con lievi pendenze, il percorso è ben accessibile. La visita dura circa 3 ore. Non esiste un itinerario obbligato in quanto le opere non sono intimamente legate tra loro, ma con cartina alla mano e la sequenza indicata dalla guida riuscirete a non perdervi nemmeno una scultura.
I vostri bambini si divertiranno molto! Lasciateli vagabondare tra le opere …. divani d'erba, draghi sputafuoco, nani e guerrieri, giganteschi suonatori di tamburi seguiti da 160 oche e il particolare “labirinto”.
La chambre n.13
Ma l'opera più suggestiva è sicuramente la "Chambre n. 13 de l'Hôtel Carcassonne Paris (1959-65)". 5 tonnellate di bronzo! Rappresenta l'interno della camera parigina nella quale ha preso avvio l'avventura artistica di Daniel Spoerri. Una stanza "incantata" dove tutto sembra scivolare a causa della doppia inclinazione del terreno e dell'opera. E' il primo dei tableaux-pièges (quadri-trappola), della Eat Art , corrente di cui Spoerri è stato inventore e iniziatore a fine anni '60.
Il parco è visitabile da Pasqua a ottobre. Da novembre a marzo solo su prenotazione.
Per tutte le informazioni dettagliate eccovi il link del parco: danielspoerri.org
Spoerri e la Eat Art
Nato il 27 marzo 1930 a Galati in Romania Dopo la morte del padre, all'età di 12 anni, si trasferì con la famiglia a Zurigo in Svizzera. Danzatore, pittore, coreografo, scultore. Deve la sua fama di artista soprattutto ai cosiddetti tableaux-pièges, realizzati a partire dagli anni Sessanta. Inventore, nel 1967, della Eat Art. L’artista possiede una vera e propria passione per gli arnesi da cucina e gli assemblaggi di utensili per il cibo. La sua intenzione era avviare una riflessione critica sui principi fondamentali della nutrizione, celebrare la ritualità del quotidiano e l’unicità di ogni pasto.
Le tavole verticali sono opere paradossali: dal rito del nutrirsi, finiscono per deteriorarsi davanti agli occhi degli spettatori. Per Spoerri Il cibo, la vita e la morte hanno uno stretto rapporto e così ha cercato di rappresentarlo.
Chi meglio di Daniel Spoerri stesso può definire i suoi quadri-trappola:
“Oggetti trovati casualmente in situazioni di disordine o di ordine vengono fissati al loro supporto esattamente nella posizione in cui si trovano. L’unica cosa che cambia è la posizione rispetto all’osservatore: il risultato viene dichiarato un quadro, l’orizzontale diventa verticale. Esempio: i resti di una colazione vengono attaccati al tavolo e, insieme al tavolo, appesi al muro (…) I miei quadri-trappola dovranno suscitare la scomodità, perché odio le stagnazioni. Odio le fissazioni. Amo il contrasto prodotto dal potere fissatore degli oggetti, amo estrarre gli oggetti dal flusso dei cambiamenti costanti e le loro perpetuali possibilità di movimento; e questo nonostante il mio amore per il cambiamento e il movimento.
Un ultima cosa. Non guardate questi quadri-trappola come dell’arte. Essi sono piuttosto una sorta d’informazione, di provocazione, dirigono lo sguardo verso delle regioni alle quali generalmente non si presta attenzione, questo è tutto.”