Civita di Bagnoregio

Un borgo sospeso sulle nuvole, questa è l'immagine di Civita che ho nella memoria ... della prima volta che l'ho vista.

Definita “La città che muore” dallo scrittore Bonaventura Tecchi:

"La fiaba del paese che muore - del paese che sta attaccato alla vita in mezzo a un coro lunare di calanchi silenziosi e splendenti, e ha dietro le spalle la catena dei monti azzurri dell'Umbria - durerà ancora"
da  "Antica Terra"

In pratica ....

Civita è una frazione di Bagnoregio, comune in provincia di Viterbo, poco distante dal lago di Bolsena, iscritto all'associazione “borghi più belli d'Italia”.

L'ingresso a Civita, dal giugno 2013, è a pagamento,  ingresso dalle 8 alle 20, costo 5 Euro,  in biglietteria o online qui: https://civitadibagnoregio.cloud/ticket-gratuito-per/
Si può raggiungere solamente attraverso un ponte pedonale in cemento lungo 300 metri, costruito nel 1965.

Arrivando in auto potete parcheggiare a Bagnoregio in piazza Battaglini, 25 minuti a piedi o con navetta fino al Belvedere al costo di € 1,00 a/r.

Oltre al panorama, dal Belvedere di Bonaventura, potrete visitare uno dei luoghi più venerati di Bagnoregio: la Grotta di San Bonaventura. Un’antica tomba a camera etrusca, posta a balcone su Civita e a strapiombo sulla valle. Al luogo è legata la leggenda secondo la quale qui il piccolo Giovanni di Fidanza, futuro San Bonaventura, fu risanato da una malattia mortale da San Francesco, durante il suo soggiorno bagnorese.
San Bonaventura è il personaggio più illustre della città, ha reso famoso il nome di Civita in tutta Europa: religioso, filosofo e teologo, fu vescovo, cardinale e ministro generale dell'Ordine Francescano; è considerato uno tra i più importanti biografi di san Francesco d'Assisi.

Civita di Bagnoregio

Un po' di storia

Civita di Bagnoregio fu originariamente fondata dagli etruschi 2.500 anni fa!

La città a quei tempi era costituita da un solo agglomerato urbano e sul luogo dell'attuale Civita era situata l'acropoli con i templi e il foro, centro della vita civile e religiosa .Racchiuso tra i due fiumi del Rio Chiaro e del Rio Torbido, circondato e protetto dalla Valle dei Calanchi, questo piccolo altopiano si trovava in una posizione strategica. Inoltre la presenza della vicina foce del fiume Tevere costituiva un'importante via commerciale e di comunicazione.

Una volta percorso tutto il ponte si arriva alla Porta di Santa Maria, l’unico accesso al borgo rimasto (In passato Civita aveva ben 5 porte d’accesso che nel corso dei secoli sono state rese inutilizzabili dal progressivo smottamento e dall’erosione che ha colpito questo luogo).
I palazzi rinascimentali dei Colesanti, dei Bocca e degli Alemanni si ergono nelle viuzze con le tipiche case basse con balconcini e scalette esterne tipiche dell’architettura medioevale.

... ma cosa sono i calanchi?

Il geologo dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Pierfrancesco Burrato, li ha definiti come «un fenomeno geomorfologico di erosione degli strati superficiali del terreno che si produce principalmente per l'effetto dello scorrimento delle acque su rocce argillose, con scarsa copertura vegetale e quindi poco protette dal ruscellamento. Il termine calanchi indica quindi i solchi nel terreno lungo il fianco di un monte o di una collina che rappresentano drenaggi stretti e affilati».

In sostanza, sono i solchi che si formano su certi tipi di rocce (argillose) a causa dell'azione dell'acqua nel tempo e solitamente si raggruppano in piccole valli. Il risultato sono dei paesaggi molto particolari, che si sono evoluti nel corso di milioni di anni.
Particolarmente famosi e spettacolari sono quelli che circondano Civita di Bagnoregio.
L'evoluzione del territorio è particolarmente evidente lungo la sella morfologica di accesso a Civita che dal 1764 ad oggi ha subito un abbassamento di circa 40 metri.

Museo delle frane

Da paese che muore a paese che lotta per vivere.

E' questo il manifesto del Museo Geologico delle Frane ubicato al secondo piano di Palazzo Alemanni - Mazzocchi, in piazza San Donato.
Il “Museo Geologico e delle Frane”, sta realizzando il “Centro di documentazione territoriale”, dotato di una sala conferenze, un archivio-biblioteca, un laboratorio multimediale (attrezzato anche per funzionare come sala consultazione dell’archivio), e una sala espositiva.

Promotore di 5 PASSI PER SALVARE CIVITA
1.  Costituzione di un comitato tecnico-scientifico permanente formato da esperti nei campi della geomorfologia, della geotecnica e dell’ingegneria, che siano preferibilmente anche attenti conoscitori del territorio di Civita; il comitato deve avere il ruolo, istituzionalmente legittimato, di monitorare ed analizzare costantemente il territorio, realizzando e aggiornando ininterrottamente l’elenco degli interventi da realizzare, definendone caratteristiche e priorità, nell’ottica di una progettualità conforme alla dinamica del territorio.
2.  Studio generale preliminare sullo stato geomorfologico e idrogeologico delle rupi di Civita e Bagnoregio finalizzato alla stima qualitativa e speditiva del livello di rischio (pericolosità x elementi a rischio x vulnerabilità) associato ai fenomeni di instabilità in atto.
3. Definizione del piano di monitoraggio dei versanti.
4. Prima stesura del piano di interventi (ubicazione, caratteristiche e priorità).
5. Aggiornamento costante dello stato conoscitivo del territorio sulla base dei dati strumentali derivanti dal monitoraggio, e relativo adeguamento del piano degli interventi.

Civita sullo schermo

Oggi Civita di Bagnoregio conta 10 abitanti (alcuni dicono siano addirittura solo 7), abitanti che sono però per lo più famosi! Basti pensare a Crepet, Tornatore e Bracchetti.
E' stata diverse volte utilizzata come set cinematografico sul grande e piccolo schermo. Da Totò ad Alberto Sordi.

Recentemente, il film del 2018 “Puoi baciare lo sposo” di Alessandro Genovesi è stato quasi interamente girato qui, con un improbabile Diego Abatantuono "sindaco" di Civita.

Numerosi anche gli spot pubblicitari in cui compare (Tim, Amazon, Confetture Santa Rosa ….)

 

 

Per visite guidate e indicazioni su dove dormire e mangiare visitate il sito:
https://www.civita-di-bagnoregio.info/

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Autore dell'articolo: Marilena

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