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Città di Cosa

La città di Cosa è una antica colonia romana. La sua bellezza ne ha fatto un luogo senza tempo.
Qui passato e presente coesistono armoniosamente: storia, cultura, eventi e paesaggi suggestivi.

Un po' di storia

Il nome di Cosa deriva da Cusia o Cusi, un antico abitato etrusco che sorgeva però più in basso, probabilmente dove oggi si trova Orbetello. La colonia romana di Cosa fu fondata nel 273 a.C. Fu costruita in una posizione strategica sul promontorio di Ansedonia dominante la costa tirrenica.

La città di Cosa fu molto importante nel III e II secolo a.C. quando fu costruito il “Portus Cosanus” e furono incrementati i traffici commerciali. Un canale naturale, detto “Spacco della Regina”, impediva l’insabbiamento del fondale per mezzo del movimento delle maree. In seguito il canale divenne inagibile e al suo posto venne scavato un canale artificiale, denominato “la Tagliata”.
Un acquedotto convogliava nel porto l’acqua dolce sgorgante da una sorgente ai piedi del promontorio, alimentando gli allevamenti ittici realizzati in una grande peschiera.

I resti del porto e dei moli sono parzialmente sommersi nel mare.

La visita al sito archeologico

Arrivare alla città di Cosa è molto semplice. Percorrete la strada che sale sulla collina di Ansedonia, sia che arriviate dalla Feniglia, sia dalla Tagliata, poi vi basterà seguire i numerosi cartelli che indicano la zona archeologica. All'ingresso c'è uno spiazzo dove lasciare l'auto.
Dell’antica città romana oggi restano imponenti ruderi, resti di edifici e strade, solo in parte riportati alla luce, la gran parte della città è ancora da scoprire.

Entrate nell'area archeologica attraverso la porta Fiorentina e quindi percorrete il sentiero sterrato, fra gli ulivi, che originariamente attraversava i quartieri abitativi, dal terreno affiorano i resti delle cisterne che si trovavano sotto le case.
Seguendo il sentiero arriverete alla casa di Quintus Fluvius, sopra le cui fondamenta è stato costruito il museo. Continuando a salire troverete la “Casa dello Scheletro” che prende questo nome dalla scheletro che fu trovato nella cisterna.
Risalendo il colle giungerete al Foro che era una piazza lunga novanta metri e larga trenta. Imboccando la “via sacra” arriverete sul punto più alto della città sede dell'acropoli.

Da questo luogo il panorama è strepitoso, soprattutto al tramonto.

La Casa dello Scheletro

Tra le abitazioni venute alla luce nel corso degli scavi archeologici nell’antica città romana, la Casa dello Scheletro era la casa di una persona agiata, lo si intuisce dall'esteso giardino, dalla presenza di un secondo piano e dalle decorazioni del pavimento a mosaico e delle pareti affrescate.
Lo scheletro, è stato rinvenuto all’interno della cisterna profonda 4 m, ha dato il nome all’abitazione.

Lo scheletro, quasi completo, è di un individuo maschio adulto di età compresa tra i 30 e i 35 anni. Fisicamente l’individuo sembra essere basso e robusto di 1,61 m di altezza. Dal cranio, lungo e sottile, con viso ampio, si direbbe proveniente dal mediterraneo orientale.  Le caratteristiche fisiche non suggeriscono un individuo di età moderna o contemporanea. E’ possibile che lo scheletro appartenga al periodo turbolento legato alle fasi di distruzione della città a partire dal 70 a.C. Circa.

Museo archeologico nazionale di Cosa

All'interno dell'area archeologica di Cosa, al di sopra delle strutture perimetrali della casa di Quintus Fluvius d'età romana, è stato costruito nel 1981 il Museo Nazionale di Cosa, frutto di una collaborazione tra lo Stato Italiano e l'American Academy in Rome, che ha eletto l'antica colonia latina di Cosa quale luogo privilegiato delle proprie attività di ricerca. All'inizio il museo possedeva un'unica sala dedicata ai reperti più significativi, provenienti principalmente dal porto, dal Foro e dalle abitazioni private.

Giorni e orario apertura:
Ottobre-Marzo (ora solare): Lunedì-Sabato e 1a Domenica del mese 8.15-16.30; Aprile-Ottobre (ora legale) Lunedì-Domenica 10.15-18.30; Prenotazione: Nessuna

Biglietti:
Intero 2 € - ridotto 1 €
l'ingresso all'area archeologica è gratuito (ed è stupenda)

Ingresso gratuito la prima domenica del mese per l'iniziativa #DomenicalMuseo: musei gratis per tutti.

Eventi alla Città di Cosa

Il museo è promotore di molte iniziative volte a valorizzare e scoprire una delle aree archeologiche più belle e anche meno conosciute della Maremma e dell’intero Mediterraneo.

Ve ne cito solo un paio dello scorso anno:

  • Giovedì 9 agosto 2018 dalle 17.30 presentazione dell’area archeologica dal titolo “Cosa al tramonto” in collaborazione con l’Associazione Ansedonia.
    Alla fine della visita intorno alle 19.30 all’acropoli è stato organizzato un aperitivo con un emozionante veduta del tramonto. La visita guidata e l’aperitivo erano gratuiti, mentre è stato possibile visitare fino alle ore 22 il Museo Archeologico Nazionale al costo di 2 euro a persona.
  • Dal 31 Ottobre al 4 Novembre 2018 il Museo Archeologico Nazionale e Antica Città di Cosa ha presentato Halloween al museo "La casa dello scheletro", visite guidate tematiche alle 10.00 e alle 16.30.
    Per l'occasione è stato eccezionalmente esposto lo scheletro che ha dato il nome alla domus.

Per informazioni sui prossimi eventi: www.museidimaremma.it

Teatro a Cosa: "Il fascino delle rovine"

La città di Cosa, inoltre, ogni estate, diventa anche “teatro” nel vero senso della parola.
Una compagnia teatrale, mette in scena spettacoli a cielo aperto, a volte “itineranti”: come palcoscenico le antiche rovine. (non solo di Cosa ma anche di altri siti archeologici della Maremma)
Esibizioni molto toccanti e suggestive.
Vengono rivisitati in chiave moderna molti classici. Da non perdere!

Eccovi il link per consultare il programma della nuova rassegna del “Fascino delle Rovine”www.teatrostudio.it

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Autore dell'articolo: Marilena

One thought on “Città di Cosa

  • Massimo

    (11 Giugno 2022 - 17:01)

    Ottimo articolo e decisamente utile.
    Nonché conosca già la zona, lo utilizzerò per le mie prossime visite in Maremma.

    Complimenti!

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